mercoledì 26 giugno 2013


Roma - L'Aquila (aller/retour quasi)

Il ritrovo diavolo stavolta è alle 7:45 alla pasticceria gelateria cornetteria Angolo Russo a piazza Sempione e all'appuntamento sono presenti il sottoscritto, er Delfino de Pietralata (ex Derfino de Guidonia), Melk Canyon munito, Dorizio con la sua Ciocc e Nic con l'immancabile Pinarello. Cornetto e cappuccino e via sulla Nomentana chicaneggiando tra buche e dossi dovuti alle radici dei pini centenari. Melk decide subito di far cadere i suoi occhiali da sole e scopriamo subito che è il pretesto per fare un pò di shopping presso i cinesi/cingalesi/vietnamensi di Fonte Nuova. Trovati finalmente il paio che fanno al caso suo e lo rendono un gran fico (non che prima non lo fosse ndr.) ci allontaniamo da Roma e raggiungiamo Mentana per poi continuare in direzione Rieti via Salaria. Il delfino, pretestuosamente, adducendo il fatto di non essersi potuto allenare in Finlandia causa freddo e neve (allora Oltre a Torino che dovrebbe dire?) ci accompagna per una sessantina di chilometri per poi tornare in città. Lo salutiamo con pizza e cocacola V.I.P.

Raggiungiamo agevolmente Rieti e poi Androdoco dove con Dorizio ci riproponiamo di ritornare per cancellare la scritta DVX dalla montagna magari seminando della cannabis infestante. Iniziamo la salita sulla statale dell'Appennino Abruzzese costeggiando una linea ferroviaria.                                                                                                                                   



 A Sella di Corno incontriamo gli altri ciclisti che si stanno dirigendo verso L'Aquila per il concerto del palco a pedali dei Tetes de bois nell'ambito dell'iniziativa "Transumanza a pedali". Analogamente c'è gente che sta arrivando dall'Emilia a piedi. Dopo Castello di Corso si incontra il cartello di confine di regione e l'Aquila dopo Scoppito e Coppito è alle porte.
Ci ritroviamo tutti insieme alla stazione de L'Aquila, rapida visita alle 99 cannelle restaurate e poi su tra le strade del centro ancora tutte puntellate e abbandonate. Ciò che vediamo ci fa male e speriamo che un giorno la città possa essere ricostruita come si deve. 
È con questo spirito che pedaleremo dopo cena al concerto. Proprio così, 100 bici produrranno l'energia per alimentare il palco. Pedal a watt si chiamano così questi "rulli" modificati con la dinamo al posto del classico magnete. Aggiungi tre inverter e due grandi accumulatori ed il gioco è fatto. E' come un grande impianto fotovoltaico.
I diavoli però dopo aver preso possesso dell'albergo del Castello e aver fatto il bucato cedono al richiamo della fame dopo i 160km da Roma. Il posto per cenare viene scelto con cura e ci andiamo direttamente in bici. Tris di primi (pasta alla pecorara, alla cicoria e fregnacce al sugo) e agnello alla grigla condito da un ottimo vino rosso del teramano (http://www.ristorantelarupe.info). Niente dolce perché i rulli ci attendono. Pedaliamo per oltre due ore in piazza Duomo producendo circa 200W/h a bici con qualche side effect: a me si consuma spropositatamente il copertone e a Dorizio scoppia la camera d'aria e si lesiona il copertone Vittoria Rubino PRO.
Andrea Satta e il Banco del Mutuo Soccorso ci regalano un bellissimo concerto e finiamo sul servizio del TG3, bella storia e un pò di visibilità nazionale del Diavolo Rosso (http://www.youtube.com/watch?v=6JCBGdyiQcc).
Domani è un altro giorno e Campo Imperatore ci attende.

Antonello Uran Uran

PS: Mi sto facendo portavoce inoltre di una petizione per aiutare Melk a rimuovere il pararaggi/paracatena o come lo volete chiamare voi. Votate diavoli votate!
https://www.change.org/it/petizioni/melk-eliminare-il-disco-di-plastica-che-eviti-che-la-catena-finisca-nei-raggi

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